Con la crisi economica, sono andate moltiplicandosi le richieste di aiuto presentate alla
Caritas, l’organismo pastorale della CEI che da oltre 40 anni si occupa della
promozione attiva della carità. Anche a Chiusa di San Michele, il numero di
persone che vanno a bussare alla porta di questa associazione è andato
crescendo, necessitando così un maggior impegno dei volontari nella ricerca e
nella distribuzione delle risorse.
Proprio a questo scopo è stato
organizzato, domenica 22, un pranzo di solidarietà. L’iniziativa già lo scorso
anno aveva permesso alla Caritas locale di raccogliere circa 2mila euro, subito
impiegati per pagare bollette e comprare alimenti a chi ne aveva più bisogno.
Anche quest’anno sono stati una settantina gli aderenti al pranzo, il cui
ricavato è stato totalmente destinato per questi scopi.
Purtroppo le risorse sembrano non
bastare mai. Infatti, sempre in favore della Caritas vengono organizzate ogni
anno diverse iniziative, dal banco di beneficenza alla raccolta di materiali
ferrosi. Anche il Comune fa la sua parte, garantendo un contributo fisso all’associazione
e partecipandovi anche attivamente. Come infatti sottolineato dal sindaco,
Fabrizio Borgesa, anch’egli presente al pranzo, «il sostegno al Centro di Aiuto
alla Vita di Bussoleno e alla Caritas locale sono i modi più diretti che ha il
Comune per intervenire sulle situazioni di difficoltà».
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