martedì 16 giugno 2015

Rifiuti: raccolta, abbandono e smaltimento. Se ne parla a Chiusa di San Michele

Non solo dal punto di vista ecologico, ma soprattutto dal punto di vista economico il tema dei rifiuti ha assunto un’importanza sempre maggiore. Perciò, l’amministrazione comunale di Chiusa di San Michele, in collaborazione con ACSEL, ha organizzato mercoledì 28 maggio una serata informativa. Come sottolineato dal sindaco Fabrizio Borgesa: «lo scopo di questo evento non è solo di ricordare alcune norme e fornire dei dati, ma anche di intervenire nelle situazioni di criticità. Per farlo però c’è bisogno della collaborazione di tutti. Solo se i cittadini fanno attenzione a ciò che accade attorno a loro noi possiamo intervenire efficacemente».
Il Consigliere Marco Bruno con Paolo Borbon
Comunque, nonostante continuino gravi situazioni di abbandono di rifiuti nelle zone periferiche, bisogna considerare che la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 46,65percento del 2011 al 68,82percento del 2014, toccando punte anche notevolmente superiori al 70percento. Il merito di ciò va soprattutto all’introduzione del servizio porta a porta per l’indifferenziato, che grazie al raggiungimento dell’obbiettivo del 65percento ha ricevuto un contributo provinciale, ma anche ad una campagna informativa realizzata proprio dall’amministrazione.
Una situazione che continua, anche se lentamente, a migliorare. Infatti, dal 2014 ad oggi, pur essendo rimasta pressoché invariata la percentuale di raccolta differenziata, è invece scesa la produzione totale di rifiuti. La positività dei dati non permette però di adagiarsi sugli allori. Infatti, nell’ultimo periodo
si è registrato un notevole aumento delle impurità nella raccolta differenziata, in particolare nel vetro. Ciò ha causato un taglio netto del prezzo di riacquisto di quest’ultimo materiale, passato da euro 45 a tonnellata a euro 5 a tonnellata, con un conseguente aumento dei costi di smaltimento.
Proprio per prevenire questo genere di danno, ACSEL, avvalendosi di 2 vigili, ha iniziato ad effettuare controlli a campione su alcuni cassonetti. Nel caso in cui vengano riscontrare anomali, i funzionari provvedono ad apporre un cartello sul bidone “incriminato” e a stilare un verbale che viene quindi consegnato in Comune, in modo che quest’ultimo possa intervenire.
Rifiuti abbandonati nella zona del laghetto da pesca
Oltre a ciò, persiste un altro problema: l’abbandono di rifiuti. Che si tratti di materiali lasciati vicino alle isole ecologiche oppure scaricati nelle aree periferiche, questo fenomeno provoca un danno per tutti i cittadini, determinando un aumento della tassa causato dalla spese extra di rimozione. Una problematica che sarebbe risolvibile con una semplice telefonata al numero verde dell’ACSEL (800 497052), grazie alla quale è possibile prelevare i materiali ingombranti direttamente a casa e senza costi aggiuntivi.  Tutto ciò senza contare che chi abbandona i rifiuti rischia di incorrere nelle sanzioni espresse nel regolamento comunale e nel DDL 1345.
Questi costi vanno ad aumentare la spesa comunale per il servizio rifiuti, che per il 2015 è stata stimata in euro 208.586, pari a circa il 20percento del totale delle uscite comunali. Suddividendo questa cifra, e rapportandola alla metratura dello stabile e al numero di persone che lo abitano, si ottiene l’imposta TARI che tutti i cittadini pagano. Perciò, l’unico modo per far diminuire la tassa è una gestione sempre più virtuosa dei rifiuti.

Come sottolineato dall’amministratore delegato dell’ACSEL Paolo Borbon: «Una cosa che alcuni Comuni si accingono a fare per migliorare la precisione dell’imposta è di calcolare la sua parte variabile in base all’effettiva produzione di rifiuti dell’abitazione. È un sistema ancora in fase di studio, ma passare alla tassa puntuale permetterebbe certamente un risparmio ai cittadini virtuosi».

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