Non solo dal punto di vista
ecologico, ma soprattutto dal punto di vista economico il tema dei rifiuti ha
assunto un’importanza sempre maggiore. Perciò, l’amministrazione comunale di
Chiusa di San Michele, in collaborazione con ACSEL, ha organizzato mercoledì 28
maggio una serata informativa. Come sottolineato dal sindaco Fabrizio Borgesa: «lo
scopo di questo evento non è solo di ricordare alcune norme e fornire dei dati,
ma anche di intervenire nelle situazioni di criticità. Per farlo però c’è
bisogno della collaborazione di tutti. Solo se i cittadini fanno attenzione a
ciò che accade attorno a loro noi possiamo intervenire efficacemente».
Il Consigliere Marco Bruno con Paolo Borbon |
Comunque, nonostante continuino
gravi situazioni di abbandono di rifiuti nelle zone periferiche, bisogna
considerare che la percentuale di raccolta differenziata è passata dal
46,65percento del 2011 al 68,82percento del 2014, toccando punte anche
notevolmente superiori al 70percento. Il merito di ciò va soprattutto
all’introduzione del servizio porta a porta per l’indifferenziato, che grazie
al raggiungimento dell’obbiettivo del 65percento ha ricevuto un contributo
provinciale, ma anche ad una campagna informativa realizzata proprio
dall’amministrazione.
Una situazione che continua,
anche se lentamente, a migliorare. Infatti, dal 2014 ad oggi, pur essendo
rimasta pressoché invariata la percentuale di raccolta differenziata, è invece
scesa la produzione totale di rifiuti. La positività dei dati non permette però
di adagiarsi sugli allori. Infatti, nell’ultimo periodo
si è registrato un
notevole aumento delle impurità nella raccolta differenziata, in particolare nel
vetro. Ciò ha causato un taglio netto del prezzo di riacquisto di quest’ultimo
materiale, passato da euro 45 a tonnellata a euro 5 a tonnellata, con un
conseguente aumento dei costi di smaltimento.
Proprio per prevenire questo
genere di danno, ACSEL, avvalendosi di 2 vigili, ha iniziato ad effettuare
controlli a campione su alcuni cassonetti. Nel caso in cui vengano riscontrare
anomali, i funzionari provvedono ad apporre un cartello sul bidone
“incriminato” e a stilare un verbale che viene quindi consegnato in Comune, in
modo che quest’ultimo possa intervenire.
Rifiuti abbandonati nella zona del laghetto da pesca |
Oltre a ciò, persiste un altro problema:
l’abbandono di rifiuti. Che si tratti di materiali lasciati vicino alle isole
ecologiche oppure scaricati nelle aree periferiche, questo fenomeno provoca un
danno per tutti i cittadini, determinando un aumento della tassa causato dalla
spese extra di rimozione. Una problematica che sarebbe risolvibile con una
semplice telefonata al numero verde dell’ACSEL (800 497052), grazie alla quale
è possibile prelevare i materiali ingombranti direttamente a casa e senza costi
aggiuntivi. Tutto ciò senza contare che
chi abbandona i rifiuti rischia di incorrere nelle sanzioni espresse nel
regolamento comunale e nel DDL 1345.
Questi costi vanno ad aumentare
la spesa comunale per il servizio rifiuti, che per il 2015 è stata stimata in
euro 208.586, pari a circa il 20percento del totale delle uscite comunali. Suddividendo
questa cifra, e rapportandola alla metratura dello stabile e al numero di
persone che lo abitano, si ottiene l’imposta TARI che tutti i cittadini pagano.
Perciò, l’unico modo per far diminuire la tassa è una gestione sempre più
virtuosa dei rifiuti.
Come sottolineato dall’amministratore
delegato dell’ACSEL Paolo Borbon: «Una cosa che alcuni Comuni si accingono
a fare per migliorare la precisione dell’imposta è di calcolare la sua parte
variabile in base all’effettiva produzione di rifiuti dell’abitazione. È un
sistema ancora in fase di studio, ma passare alla tassa puntuale permetterebbe
certamente un risparmio ai cittadini virtuosi».
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