Con la festa patronale, ritornerà
a Chiusa di San Michele l’evento in cui si fondono buon cibo e musica dal vivo:
“Sax Pietro”. Una manifestazione ideata dalla Società Filarmonica Chiusina, che
deve il suo nome ad un gioco di parole in cui si fonde il nome del patrono di
Chiusa, San Pietro, con il sassofono. Proprio l’anno scorso infatti, con la
prima edizione dell’evento si è voluto ricordare il bicentenario della nascita
di Adolphe Sax, l’inventore di questo strumento. Così, dal direttivo della
Filarmonica Chiusina e dal Centro Culturale è nata l’idea di offrire di più delle
consuete manifestazioni, dando alla popolazione una giornata di musica e non
solo.
Apericena della scorsa edizione |
Visto il successo della prima
edizione, domenica 28 giugno verrà riproposto un pomeriggio di musica, con il
quintetto di ottoni del Conservatorio di Torino, “Cit Brass Quintet”. Questo, composto
da alcuni ragazzi della Valle, si esibirà alle ore 17.30 in piazzetta I Maggio,
zona Rustico. Al termine del concerto, presso la sede AIB di via General
Cantore sarà nuovamente possibile apprezzare i prodotti tipici della festa
patronale di San Pietro e Paolo: “siole piene” (cipolle ripiene), i “cusòt ‘n
carpiun” (zucchini in carpione) e il dolce chiusino “pan ed melia” (biscotto di
meliga) e molto altro. Per partecipare all’apericena è necessario prenotarsi,
telefonando al numero 328-7226044 o scrivendo all’indirizzo e-mail filarmonicachiusina@libero.it.
Ma “Sax Pietro” non finisce qui.
Grazie al contributo del Comitato delle Associazioni e al patrocinio del Comune
di Chiusa di San Michele, gli organizzatori hanno infatti deciso di espandere
programma dell’anno scorso. Dalle ore 21, sotto la pista coperta in Piazza
della Repubblica, i maestri Luca&Manuela della scuola di ballo Turin Cats
di Torino presenteranno una lezione aperta di Lindy Hop: un ballo swing nato ad
Harlem negli anni ‘20-‘30 del secolo scorso. Dopo la lezione dimostrativa,
dalle ore 21.30, ci si potrà scatenare in pista sulle note della Big Band Jazz
Swing “City Band” di Val della Torre, diretta dal maestro Remo Ughetto.
Inoltre, per immergersi appieno
nell’atmosfera degli spensierati anni prima della Grande Depressione americana,
sarà possibile rifarsi il look grazie agli strumenti del mestiere de “Il
Pettine di Cinzia” e farsi un “selfie” in un photo set dall’ambientazione
vintage, con oggetti donati dal Museo etnografico “C’era una volta la latteria,
testimonianze di vita contadina”.
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